La pratica del fisio Parte 3
05.06.2024 Author: Leo Lising
Curiosa, ma allo stesso tempo cauta e quasi esitante, Sara cominciò lentamente ad allungare le mani verso i buchi delle maniche della camicia di forza e a palpare il materiale. In realtà era morbido e liscio; ovviamente la giacca era foderata internamente con un tessuto morbido. La sua attenzione era così assorta in questo dettaglio che non si accorse che il medico era dietro di lei. Nello stesso momento, Daniela fece un rapido passo avanti e, all'improvviso, le braccia di Sara si ritrovarono quasi a metà nelle maniche della camicia di forza.
In quel momento il medico tirò la giacca da dietro e Sara lasciò sfuggire un breve grido di stupore mentre le sue braccia erano già completamente scomparse nelle maniche! Troppo sorpresa per reagire, si accorse troppo tardi della rapidità con cui si era chiusa la cerniera sul retro della sua giacca. Nel giro di soli 2 secondi le hanno messo la camicia di forza!
"Perfetto, mi calza a pennello!" Sara sentì dire dal dottore mentre armeggiava con il retro della sua giacca. Sara non aveva dubbi che alcune delle cinghie che prima aveva appena notato ora venissero allacciate per garantire che la giacca fosse stretta e a prova di fuga!
Sara cercò di scrollarsi di dosso per impedire al medico di allacciare le cinghie sulla schiena, ma Daniela le stringeva così forte le maniche che non riusciva quasi a resistere. Dopo un attimo di sforzo, Sara lasciò che la straordinariamente forte Daniela incrociasse le braccia, racchiuse in quelle lunghe maniche, davanti al petto, sotto i seni.
Solo più tardi si rese conto del perché ciò accadeva: entrambe le braccia erano passanti attraverso ampi passanti per cintura, fissati verticalmente alla parte anteriore della giacca. Daniela porse entrambe le maniche al medico, che era ancora in piedi dietro di lei. In un batter d'occhio, il medico legò insieme le cinghie alle estremità delle maniche, così che Sara ora poteva abbracciarsi da sola. Era una sensazione strana, ma in un certo senso anche calmante e protettiva. Forse era perché non si sentiva più così nuda; un pensiero ridicolo data la situazione!
"Deve essere proprio così?" chiese Sara. "Se l'avessi saputo prima, non l'avrei voluto!"
"Attendere prego!" rispose il medico. "Prova a tirare le maniche!"
Sara lo fece immediatamente e istintivamente e provò di nuovo la piacevole sensazione di essere abbracciata in modo sicuro. Riusciva ancora a muovere un po' le braccia, ma il medico dietro di lei ne approfittò subito per stringerle ancora di più le maniche.
All'improvviso Sara si arrabbiò molto e cominciò a combattere violentemente, ma invano! Notò che le sue braccia erano tenute ferme non solo dal passante della cintura nella parte anteriore della giacca, ma anche da ulteriori passanti su ciascun lato, sotto le ascelle. Non c'era alcuna speranza di sollevare le braccia o di tirarle sopra la testa.
"Ne manca solo uno!" Sara sentì il medico dire alle sue spalle. E mentre Daniela sorrideva ampiamente a Sara, il dottore le infilò la mano tra le gambe da dietro e tirò un'ultima cinghia, che pendeva al centro della parte anteriore della giacca, attraverso il cavallo e la schiena. Uno strano misto di brivido ed eccitazione percorse Sara quando la cinghia inguinale venne stretta sul retro e inserita tra le sue gambe con una pressione stranamente erotica.
Già in precedenza Sara aveva segretamente desiderato di essere legata professionalmente e in modo ineluttabile, ma questo superava tutto! I passanti della giacca le impedivano di muovere le braccia e la cinghia inguinale rendeva impossibile infilare la giacca dalla testa! Non c'era davvero via d'uscita da questa situazione! ... segue il seguito
- Ligoteur
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