La pratica del fisio Parte 5
18.09.2024 Author: kamal Kant
Sara sentì una cinghia che le veniva stretta strettamente attorno al collo per tenere fermo il bavaglio. Sentì Daniela dire con tono malizioso: “La parola è d’argento, il silenzio è d’oro, tesoro mio! Ti avevo avvisato!" Sara scalciò selvaggiamente con le gambe, ma fu l'unica cosa che riuscì a fare mentre giaceva a pancia in giù e Daniela era accovacciata sulla schiena. Sentì Daniela metterle altre cinghie, che appartenevano alla palla bavaglio, attorno alla testa. Come una V capovolta, con il naso di Sara al centro, Daniela tirò le cinghie sul viso di Sara e poi sopra la sua testa. Dietro tutto era stretto.
All'improvviso Daniela girò Sara sulla schiena: "Lasciami darti un'occhiata, tesoro mio!" Sara capì subito perché era stata girata: Daniela le aveva attaccato un'altra cinghia sotto il mento. Ora era impossibile spingere fuori la palla con la lingua, aprire o chiudere la bocca o persino dire una parola.
"Mmmmmmmmpf! Mmpf, mmph!” Ma Daniela sorrise maliziosamente e disse: “Un bavaglio ti sta bene! Dovresti indossarlo più spesso, hehe! Inoltre, gli altri pazienti non saranno più spaventati dalle tue urla! Ora sdraiati o fai quello che vuoi. In ogni caso, non ha senso lottare. Rilassatevi! Ti terrò d'occhio per assicurarmi che ti comporti correttamente!"
Dopo che Daniela se ne fu andata e chiuse la porta della cella, Sara si sedette sul pavimento della sua cella, letteralmente senza parole. la tua cella imbottita. Da qualche parte aveva sentito dire che al giorno d'oggi queste stanze non dovrebbero più esistere e che vengono piuttosto chiamate "stanze di crisi". Ma i pazienti lì non erano certo più legati e tantomeno imbavagliati! A quanto pare era finita in uno studio privato di bondage/feticismo.
Un po' rassegnata, Sara si sedette sul pavimento e cercò di prendere un po' d'aria con il bavaglio. Ma la cosa non poteva essere spostata nemmeno di un millimetro! Non solo era stata legata con una camicia di forza attillata, ma era stata anche imbavagliata in modo molto efficace! Quasi rassegnata, tirò di nuovo le maniche della giacca, ma non accadde nulla. Abbassare le braccia era impossibile a causa degli anelli, e quando le tirò su, la cinghia inguinale iniziò il suo strano gioco, quasi erotico.
Sara decise di stendersi e rilassarsi. Ora giaceva sulla schiena sul morbido pavimento della cella imbottita, e si agitava senza meta nella camicia di forza. A un certo punto si rese conto che in realtà si era rilassata un po' e che era divertente agitarsi un po', soprattutto perché la cinghia inguinale si notava a ogni movimento del braccio.
All'improvviso il suo umore cambiò. "Cosa ci faccio qui in realtà? E come faccio ad uscire da qui?" Sara balzò in piedi come meglio poté, con le braccia immobilizzate, e si lanciò con tutte le sue forze contro la porta imbottita della cella. Anche contro i muri. Ma a parte il fatto che si era surriscaldata e aveva emesso qualche grugnito, non è successo niente. In un gesto disperato, cominciò a dare calci alla porta. Forse potrebbe entrare? Continuò a scalciare, almeno dieci volte, finché non le fecero male i piedi. A un certo punto si arrese e si sedette di nuovo sul pavimento della cella.
La porta si aprì subito ed entrò Daniela, dall'aria cupa. "Smettetela con queste sciocchezze! Vi avevo già avvisato delle urla, da qui il bavaglio. E se vuoi distruggere tutto qui, ti fermerò anche io!" Per sottolineare il suo punto, Daniela lasciò cadere qualcosa sul pavimento della cella e continuò: "E tu sei stato cattivo! Non solo la rivolta, ho visto che sembravi divertirti con il gioco della cinghia inguinale! Ma ora porremo fine alla vostra ribellione... o meglio: datevi una mossa! Eheheh."
Daniela spinse Sara, che era seduta sul pavimento, la girò a pancia in giù e si sedette sulle sue gambe. Sara sentì che qualcosa le veniva messo attorno alle caviglie e le veniva stretto stretto...
... segue il seguito
- Ligoteur
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